“Piombo” di Daniele Locchi: le recensioni dei lettori

 

Ho finito di leggere Piombo di Daniele Locchi. Un libro che scorre come un film. Un ritratto in parole ed immagini di una generazione che voleva cambiare il mondo, e di un tempo in cui la libertà e la lotta contro le frustrazioni impositive dell’ordine costituito erano il cibo della gioventù. Romanzo collettivo intagliato nella nuda carne di storie a volte improbabili (ma verissime) altre volte drammatiche, altre volte liriche. Ve lo consiglio. Soprattutto ora.

Domenico Guarino

 

Un libro “duro” come pesante fu quel periodo storico e insanguinato che il Paese visse alla fine dagli anni’70. “Piombo”, non è solo un periodo di sangue, di lotta, di ribellione, di stragi e di morte ma un insieme di sentimenti intrecciati che restano incollati per sempre nell’anima di ogni protagonista modificandone il carattere, la vita, i sentimenti, i sogni, dando, tuttavia, origine a forti mutamenti interni tanto da barattare certi -credi- del passato, a convenienti scelte che accompagnano un cambiamento esterno e interno in cui i protagonisti non riescono neppure a mettere in discussione, ma con cui, talvolta, in silenzio fanno a botte appannandoli tra droghe e alcool.
Tuttavia, lontani sentimenti di amicizia, di ricordi, di cose “insieme” riaffiorano rendendoli vulnerabili, inasprendoli e rendendoli vendicativi, verso la vita, considerata una fregatura con tutti i suoi tradimenti e lati oscuri.
Sono tre sfondi diversi, ma, in tutti i protagonisti ho avvertito il malessere di quegli anni e ciò che ne è scaturito: la povertà interna camuffata dalla voglia di -essere- senza esistere.
Un libro scritto per buona parte in un fiorentino un po’ “sgarbato” con la voglia di prendersi in giro, come solo i fiorentini sanno fare.
La quiete, forse, in altra dimensione.

Sandra Carresi

 

Piombo… sicuramente da leggere!
Ottimo stile, argomento molto interessante trattato con dovizia di particolari. Romanzo ambientato tra la fine degli anni ’70 e la fine degli anni ’80. Tre personaggi misteriosi: una brigatista, un chitarrista e un semplice impiegato, ognuno di loro a suo modo, vivrà due vite, sopportando il peso degli anni di piombo, del loro passato e del loro dilaniante presente. Il dolore trasforma, e a volte distrugge tutto ciò che ha intorno. Consigliato vivamente.

Claudia Piccini

 

Ho letto gli altri libri che ha scritto Daniele Locchi e devo dire che con “Piombo” la sua scrittura fa un deciso salto di qualità. Pur mantenendo quella ritmata spigliatezza nello stile del racconto che ha caratterizzato i suoi precedenti testi, qui vi aggiunge una capacità di saper scendere fino agli aspetti più sottili e intimi della psicologia dei personaggi, facendo così riemergere i sintomi più profondi e tragici di un’epoca storica – che si colloca tra il ’77 e l’’89 – decisiva per il destino collettivo che stiamo vivendo nel nostro presente.
Più che un affresco storico ritratto da un pittore nel suo comodo studio, questo libro si rivela come un arcaico e sapiente tatuaggio che l’autore ha inciso sulla propria pelle, e che con lo sfogliarsi e spogliarsi delle pagine, appare nella sua cruda e folgorante nudità.

Daniele Lamuraglia

 

Un libro da non perdere. Si legge tutto d’un fiato. Un tuffo in quegli anni che hanno segnato le generazioni del tempo e quelle a venire.
I tre personaggi sono ben definiti e la trama li intreccia bene.
Buona lettura

Cinzia

 

“Credimi, la vita può essere piena di buone sosprese o di grandi delusioni. Il destino non c’entra, conta solo la voglia di farsene uno migliore.” (Da “Piombo” di Daniele Locchi)
Inevitabile consigliare quest’altro bellissimo di Daniele Locchi, dove s’intrecciano tre storie parallele tra gli anni 70 e 80. I personaggi e i loro dialoghi sono dei veri propri dipinti di quell’epoca con i suoi ideali e con quel disperato bisogno di lottare. “Dagli anni di piombo al successivo piombo di quegli anni” che ha segnato anche il futuro di quell’epoca. L’emotività che l’autore trasmette ai protagonisti è meravigliosamente contagiosa per chi legge. Da non perdere!

Lascia un commento