I cavalieri Templari in Brianza tra storia e leggenda

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Anche il settimanale “Il giornale di Monza”, sul numero di Martedì 21 febbraio 2017, tributa mezza pagina, taglio alto con fotografie, alla conferenza “Tracce di Templari in Brianza” del 15 febbraio u.s. organizzata dal Lions Club Monza Duomo in intermeeting con il Lions Club Monza Host, ospite della serata il Chiarissimo Cavaliere Professore Alessio Varisco, Direttore di Antropologia Arte Sacra e del comitato di ricerca “Domus Templi”.

Alla serata hanno partecipato numerosi soci dei vari Lions clubs monzesi, oltre al tavolo della stampa con tutti i giornalisti zonali, nella magnifica sala dei ritratti dei Re e delle Regine d’Italia presso l’Hotel de la Ville di Monza; a fare gli onori di casa i due presidenti il Lion Antonio Pavan, Presidente del Lions Club Monza Duomo, e il Lion Franco Brambilla, Presidente del Lions Club Monza Host, erano inoltre molti Officer del Distretto Lions 108 lB1, oltre ad un past Governor e al Vice Primo Governatore che per ringraziare dell’impegno profuso dal Professore gli ha tributato la particolare distinzione “Alpen Group Lions”.

Tema della serata i Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis noti al grande pubblico come “Templari”, la loro evoluzione, la presenza in Lombardia con particolare riguardo alla Domus Templi brianzola di Castel Negrino, unico esempio di Caserma-Convento templare in Italia, alle vicende del loro processo.

Il pubblico, letteralmente basito, ha ringraziato con uno scrosciante applauso, dopo le numerosissime domande, dato l’interesse dell’argomento svolto, in particolare per l’aver tratteggiato l’imprescindibile figura, ahinoi dimenticata, del Beato Rainaldo Da Concorezzo, Arcivescovo di Ravenna, discendente di una nobile famiglia di giureconsulti milanesi che non impiegò la tortura, come invece prescritto dalle Bolle Pontificie, quale mezzo di estorsione delle confessioni dei Cavalieri del Tempio. Nel giugno 1311 vennero assolti con formula piena, grazie al presule ravennate di origine brianzola, tutti i Templari dell’Alta Italia; destino diverso da Aulla in giù dove tutti i Milites Templi furono arsi vivi in San Jacopo in Corbolini a Firenze.

E ancora grazie al Lions Clubs International il Prof. Varisco ha espresso a Monza, in una principesca location che si affaccia sulla Villa Imperiale voluta dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria per l’Arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este, Governatore Generale della Lombardia austriaca dal 1771, quale residenza estiva per la Corte Arciducale che in origine era presso la Villa Alari di Cernusco sul Naviglio, concessa in locazione dai conti Alari. La scelta dell’edificazione nell’area monzese fu dovuta alla salubrità dell’aria e all’amenità del paese, in essa si voleva esprimere anche un forte simbolo di legame tra Vienna (tanto che viene chiamata la “piccola Schönbrunn”) e Milano, trovandosi il luogo sulla strada per la capitale imperiale; l’architetto Piermarini che ne diresse i cantieri era di ritorno dall’edificazione della magnifica Reggia di Caserta per i Borbone delle Due Sicilie e in molti punti, infatti, richiama le linee compositive della stupenda architettura borbonica.

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