“Tempo zero”, una lettura davvero singolare

Leggere Tempo Zero di Walter Ghosting è stata una grande rivelazione.
D’altronde tutti noi sperimentiamo diverse percezioni del tempo nell’arco della vita.
Basti semplicemente pensare alle estati dell’infanzia o dell’adolescenza, infinite ed epocali, per giungere a sessant’anni dove estate è quasi un concetto superfluo, che velocemente si addensa in un caldo insopportabile e umido per ritrovarsi quasi d’un tratto al giorno di San Matteo, il 21 settembre, quando l’equinozio bilancino sancisce l’inizio dell’autunno.
A tal proposito, Ghosting, dopo Tempo Zero, ha scritto un piccolo libretto, particolarmente popolare tra gli studenti di filosofia di Nothingandnone, città dal nome di difficile pronuncia, specie per noi europei, situata sulle rive del Mississippi.
Il titolo del trattatello di cui parlo è, per l’appunto, San Matteo ed è il seguito ideale di Tempo Zero.
A partire dall’inconsistenza-inesistenza dell’estate, Ghosting descrive l’equinozio di autunno secondo i metodi che gli sono propri, ovvero dimostrandone l’assoluta apparenza e quanto sia convenzionale lo stesso concetto di moto della terra attorno al sole, dato che, nella nostra cultura, è proprio questo a scandire il tempo.

All’ateneo prestigioso di Nothingandnone, si accede attraverso una severa selezione, in cui i candidati devono dimostrare : a) di saper utilizzare soprattutto il pensiero laterale b) di essere in grado di elaborare teorie originali nell’ambito della fisica e della filosofia c) di avere una velocità di lettura molto elevata, tale da permettere loro di poter leggere e comprendere un testo in tempi ridotti di un terzo rispetto alla normale popolazione studentesca.
È dunque evidente che gli studenti di questa università sono persone decisamente originali, molto fuori dalle righe ed è anche ovvio il perché nel loro ambiente l’inesistenzialismo sia la corrente di pensiero più seguita.

Tornando al testo originario, Tempo Zero, i concetti espressi in esso e poi ribaditi in San Matteo, sono stati fonte di discussione tra gli studiosi. Ha ricevuto molte recensioni, per lo più favorevoli, ma anche alcune stroncature.
Una cosa che molti accademici non hanno perdonato a Ghosting è quella di essere molto amato dagli studenti, in particolare da quelli di Nothingandnone, ma anche da quelli delle altre università statunitensi ed europee.
La sua popolarità, dovuta anche alle sue opere di narrativa, è massima anche adesso, benché non si sappia più niente di lui da oltre sei anni.
(L’immagine sottostante è stata usata, dopo il grande successo del primo libro, per la pubblicità del college suddetto, con la scritta “Fai una scelta in Tempo Zero, per la migliore università”).

Dal 2003 al 2011, Ghostig ha tenuto lezioni magistrali tre volte all’anno alla facoltà di filosofia di Nothingandnone, in cui ha illustrato il suo pensiero e presentato le sue opere.
Ovviamente, ha sempre fatto il pieno, sia nel numero degli studenti partecipanti, sia nel successo delle sue lezioni.
Ma, dato che Ghosting, pur essendo un inesistenzialista, ha sempre avuto un senso pratico piuttosto spiccato, dopo il 2005, ha preteso cifre altissime dall’università per continuare a tenere le sue conferenze.
Questo ha creato non pochi malumori tra i professori meno famosi di lui, in particolare nel docente di filosofia teoretica, Adam Allinbeing, un tempo suo compagno di scuola.
Si narra che la rivalità fra i due abbia radici antichissime, essendo entrambi studenti molto brillanti.
Pare che Allinbeing ottenesse voti più alti di Ghosting durante gli studi, ma poi, al momento dell’ingresso nel mondo accademico, sia stato nettamente superato grazie all’abilità di Ghosting nel dosare sapientemente la sua presenza e garantire sempre colpi di scena.
Le loro carriere si sono nettamente differenziate quando è uscita l’opera che ha rivelato al mondo il pensiero inesistenzialista, Tempo Zero.
Allinbeing è rimasto un bravissimo e stimato docente, ma l’altro è diventato una stella internazionale.
Chi ha conosciuto i due, dice che i loro rapporti, mai brillanti, si siano definitivamente guastati dopo la pubblicazione di Tempo Zero, quando Ghosting ha cominciato a essere ospite di trasmissioni televisive e talk show, naturalmente dietro lauti compensi.
Adam ha mal sopportato il successo di Walter, a suo parere immeritato, addirittura pare che abbia cominciato a soffrire di coliche biliari, veri e propri travasi di bile, per cui ha subito anche un paio di interventi.
Dopo che Ghosting è fisicamente uscito di scena (ma i più sostengono che stia benissimo e si trovi in un luogo meraviglioso e segreto a godere dei proventi delle sue opere), Allinbeing ha pensato di poter riguadagnare terreno con gli studenti e ottenere una popolarità pari a quella del suo rivale.
Nel 2014 ha pubblicato un saggio, Il paradosso di San Matteo, in cui critica aspramente quanto sostenuto da Ghosting, ritenendo invece fondamentale la data del 21 settembre per spiegare l’esistenza stessa della terra e dell’umanità .
Secondo lui, in quella data, si aprirebbero porte tra dimensioni parallele, tanto che il tempo sarebbe sì relativo, ma solo perché legato alla realtà in cui ci si trova a vivere in un dato momento.
La corrente di pensiero fondata da Allinbeing si chiama Parallelogismo, per molti versi antitetica all’inesistenzialismo, in quanto ipotizza l’esistenza di molti tempi e altrettante realtà che costituiscono gli ambiti dove ciascuno vive più volte determinate esperienze, secondo una sorta di disegno karmico.

Anche lui si è cimentato nella narrativa con Le parallele di Caleb, un romanzo fantascientifico il cui protagonista riesce ad aprire ogni 21 settembre varchi per universi paralleli.

Ha avuto un certo successo, ma sicuramente non paragonabile a quello di Ghosting e si dice che sia molto nervoso per questo, decisamente frustrato, anche perché le sue lezioni a Nothingandnone sono seguite solo da una cinquantina di studenti e non ha mai potuto chiedere perciò i favolosi cachet del suo rivale.

Praticamente si è creata una rivalità filosofica quale quella tra Hegel e Schopenhauer, dove Hegel ha ottenuto in vita una fama e un successo non paragonabili a quella del pur famoso Schopenhauer.
Quest’ultimo passò tutta la vita carico di livore, anche perché le sue lezioni, per quanto pregevoli, non avevano che una piccola parte degli auditori di Hegel.
Io penso che la frase “La vita è un pendolo tra il dolore e la noia” sia scaturita anche da questa situazione.

Senza dubbio, Adam Allinbeing, ex giovane di grandi speranze, ma eterno secondo, ha molto in comune con Schopenhauer, un po’ anche la fisionomia dai tratti aguzzi.

La sua frase storica è “C’è sempre una linea parallela dove le tue speranze si realizzano“.
Sì, per adesso, però, l’inesistenzialismo ha vinto sul parallelogismo e, verosimilmente, Ghosting è lì che se la gode (e se la ride) sotto falso nome, mentre riscuote i diritti d’autore di Tempo Zero (che ha venduto venti milioni di copie) e delle altre sue opere.

P.S. Piccolo particolare : Tempo zero non esiste e neppure Walter Ghosting, tanto meno Allinbeing.

Però esisto io che sono una burlona 😂😂😂

Fulvia Perillo

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