Presentazione del libro di Alessio Varisco “I Templari nell’Alta Lombardia” di Mons. Angelo Mascheroni

S.E.R. Mons. ANGELO MASCHERONI, Vescovo

Vescovo Titolare di Foro Flaminio

Vescovo già Ausiliare del Cardinale Arcivescovo di Milano

 

I Templari nell’Alta Lombardia” è la tredicesima pubblicazione della Collana “Domus Templi” del Prof. Alessio Varisco. La spiegazione di tale insistenza risiede nell’esigenza della mente dell’Autore, uno dei massimi esperti di Ordini Cavallereschi e Dinastici, ed è anche bisogno del cuore: chi conosce desidera approfondire ancora di più e vuole andare “oltre”, pertanto il Professore avverte come carità culturale poter partecipare ad altri le sue conoscenze e desidera che altri possano usufruire di questa utilità.

Non è per nulla sciupato il tempo dato alla lettura di un libro; e non sono soldi buttati via l’acquisto di un volume!

Entriamo nell’argomento trattato: sono in esso dominanti due figure “storiche”, nella lettura della pubblicazione conosciamo due illustri brianzoli fra Dalmazio da Verzario (oggi diremmo Verderio) e il Beato Rainaldo da Concorezzo.

Fra’ Dalmazio fu il primo ministro dei Templari di lingua italiana o italica; visse ai tempi di San Bernardo, Monaco e dottore della Chiesa, vero riformatore del monachesimo e della Chiesa stessa. Bernardo venne pure a Milano non ebbe subito delle ovazioni, anzi, agli inizi conobbe nelle città delle ostilità e fra’ Dalmazio gli procura una scorta militare.

Il beato Rainaldo veniva da una famiglia di approfondita cultura giuridica. Godeva di stima e di onore; era grande diplomatico, divenne Rettore della Romagna e Arcivescovo di Ravenna. Non sempre e non del tutto condivideva la prescrizione del Pontefice che si trovava ad Avignone, si oppose con la sua mentalità giuridica all’uso almeno tollerato, se non imposto, della tortura per approdare nei processi alla confessione della “verità”.

Quando i Templari furono soppressi ne prese le difese, tanto che i Templari a nord dell’Appennino furono tutti salvi ed assolti mentre i Templari dalla Toscana in giù furono catturati e processati, a volte anche uccisi.

L’Autore poi precisa la presenza dei Templari in alta Lombardia, a Milano in zona via Commenda, a Segrate, a Zunico, si sofferma in modo ampio sulle loro “Domus Templi”, il Castel Negrino e “la Commenda” nei pressi del Campegorino ad Aicurzio (presenza che inizia nel 1137), poi va ancora a Brescia e a Bergamo. Il Professore sottolinea come spesso tali presenze rechino la dedicazione a “Santa Maria del Tempio”. Personalmente sono desideroso di approfondire come tali denominazioni frequenti denotino non solo una devozione mariana che si ferma alla mera pietà popolare, ma qualcosa di più profondo, che entri nello stesso DNA dei Templari. Se così fosse, dovrei essere meno veloce, meno intransigente, nel formulare giudizi sui Templari stessi.

Alessio Varisco già si conosce molto bene per altre sue pubblicazioni che godono e senza smentita di notevoli recensioni.

Quanto letto e presentato dovrebbe far gola a molti Lombardi siano essi più o meno brianzoli, soprattutto curiosi e amatori della storia locale. Ne vale la pena, si partecipa così al desiderio dell’Autore di far conoscere ad altri la bontà e la verità delle sue conoscenze, dei suoi approfondimenti. Auguri ai lettori e dall’Autore, quindi al volume!

+Angelo Mascheroni,

Vescovo già Ausiliare di Milano

 

Milano, 14 luglio 2017

Lascia un commento